Nel decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48 (decreto Calderone), entrato in vigore lo scorso 5 maggio, recante “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”, si nota un apprezzabile cambio di paradigma, rispetto al passato, relativamente a una tecnica di scrittura legislativa caratterizzata da concretezza e finalizzata a una più semplice e immediata comprensione delle nuove disposizioni. In particolare, analizzando la nuova normativa, istitutiva, tra l’altro, dell’Assegno di inclusione, si rileva una attenta declinazione degli adempimenti e delle fasi di sviluppo del nuovo istituto. Il provvedimento riflette una chiara visione riformista, interessando quattro aree di intervento di assoluta profondità sociale. La prima area di intervento riguarda l’istituzione del nuovo sistema di sostegno alla povertà e di inclusione attiva con l’introduzione, nell’ordinamento, dell’Assegno di inclusione, che a decorrere dal 1° gennaio 2024 sostituirà la misura riferita al reddito e alla pensione di cittadinanza per effetto della contigua abrogazione del D.L. n. 4/2019. Al riguardo vengono previsti anche percorsi di formazione e reinserimento nel mondo del lavoro con relativi incentivi.

MANOVRA DI BILANCIO 2025
La Legge di Bilancio 2025 introduce diverse novità rilevanti per l’amministrazione del personale, il sostegno